E' passato un mese abbondante dalle elezioni che hanno
portato un cambiamento al timone della Fidal, col nuovo presidente Alfio Giomi.
Ero presente quel giorno a San Donato Milanese, con il ruolo
di votare i consiglieri nazionali quota atleti.
Supportavo in tutto e per tutto la candidatura di Diego Avon
ed Emanuele Ghiraldini, il cui programma (http://www.atleticanet.it/component/content/article/134-notizie/27016-il-programma-elettorale-di-avon-e-ghirladini.html) e competenze di atletica a 360° (statistiche
stagionali e all-time, presenza sul campo nazionale e estero , conoscenza
elevata del settore giovanile, conoscenza delle problematiche legate ad
infortuni e competenza sulla loro risoluzione) svettava in modo imparagonabile
rispetto tutti gli altri.
Tornai a casa quel giorno con una grande amarezza per la
loro mancata elezione. Avrei accettato con fair play la sconfitta in caso di
elezione di Edgardo Barcella, uomo a cui va riconosciuto il fatto di non essere
un burattino ed agire in difesa degli atleti; oppure di Stefano Mei, che avrà
pure commesso degli errori nel quadriennio precedente ma gli va riconosciuto il
fatto di essere sempre stato disponibile al dialogo con la gente comune, non
sottraendosi mai al contraddittorio: dote rara per gli uomini di politica.
Non accettai invece la vittoria di Alessandro Talotti e
Francesco Pignata, eletti solo grazie ad appoggi venuti "dall'alto"
(Giomi e i suoi collaboratori). Ho potuto assistere a situazioni
raccapriccianti, nelle quali alcuni uomini adepti alla votazione sono arrivati
a dire "voterei Avon-Ghiraldini in quanto il loro programma-intenzioni
sono le migliori , ma il mio presidente regionale mi obbliga a votare Pignata-Talotti".
Strani concetti di feudalesimo e mancanza di attributi a livelli cosmici. E
attenzione, il voto era segreto.
Quando appoggi e intrallazzi
vincono su doti e meritocrazia, non è mai un buon debutto per una federazione
sia essa di atletica, badminton o bocce.
Da quel giorno mi sono ripromesso di tener monitorata la
situazione, per vedere se le esponenziali promesse di cambiamento, cavallo di
battaglia dell'intera campagna di Giomi, si sarebbero tramutate in realtà.
Ed eccomi qui a dover constatare che, dopo soli 34 giorni,
la federazione è caduta subito nel medesimo errore commesso per diversi anni
dalla gestione Arese: la stesura aleatoria e non ragionata del calendario gare
in relazione dei vari campionati italiani.
L'oggetto del contendere sono i campionati italiani di mezza
maratona, una delle tre fasi dei
campionati societari di corsa, obiettivo più importante della stagione per le
squadre di mezzofondo prolungato.
Solitamente le date per la nuova stagione vengono comunicate
dalla federazione nei mesi di ottobre massimo novembre, in modo da mettere
atleti e società nelle migliori condizioni per programmare gara e trasferta.
Per il campionato di mezza non è stato così: i giorni passavano inesorabilmente senza nessuna
notizia di data e luogo ove si sarebbero svolti. Arrivati ormai a fine
dicembre, parlando coi vari amici e compagni di squadra, si era arrivati alla
conclusione che la loro collocazione sarebbe stata nella seconda parte di
stagione, poiché non sembrava ipotizzabile collocarli nei primi mesi senza un
buon preavviso.
Ma oggi, in data 5 gennaio, rimango spiazzato dalla notizia
letta su podisti.net: "campionati italiani di mezza maratona, 17 febbraio
Verona". Inutile dire che sul sito Fidal.it non appare ancora nessuna
notizia.
Ma vabè, si può riuscire a superare la difficoltà di sapere
solo con una 40ina di giorni di preavviso la data di una delle tre gare più
importanti dell'anno per le squadre che puntano ai CDS.
La vera cosa scandalosa, che rende un'autentica cazzata
questa decisione, sono le concomitanze / estreme vicinanze con altri
appuntamenti chiave della stagione.
L'11 febbraio infatti si terranno i campionati italiani
individuali di cross ad Abbadia di Fiastra (MC). Il 17 febbraio, per l'appunto,
i campionati italiani di mezza e 1^ fase dei CDS di corsa. Il 24 febbraio,
nella maggior parte delle regioni, i campionati italiani regionali di società
di cross, valevoli come selezione per i campionati italiani di società di Rocca
di Papa dell'11 marzo.
Ma non finisce qui, perché lo stesso giorno degli italiani
di mezza sono altresì previsti i campionati italiani indoor per la categorie
promesse e senior. E non sono due gare necessariamente incompatibili, sicché
chi correrà i 3000 in altre parti della stagione potrebbe tranquillamente fare
la mezza, ergo gli viene negata tale possibilità.
In Lombardia addirittura non ci facciamo mancare nulla:
nella data del 17 febbraio sono previsti i campionati regionali di mezza
maratona a Vittuone, ergo regionali e italiani lo stesso giorno. Spettacolo.
Ora, tutte le date
che ho noiosamente elencato (ma era necessario per comprendere bene la
situazione) erano state stabilite nei mesi di ottobre e novembre, ergo si
conoscevano da tempo.
Per questo motivo, ritengo una decisione cervellotica (per
non usare termini più pesanti) andare ad inflazionare un calendario già fitto
con un'altra competizione di campionato italiano, pur conoscendo già a priori
tutte le date.
E badare bene, le alternative di collocazione in calendario
erano molteplici. Non mi si venga a dire che era l'unica soluzione.
Sarebbe stato possibile inserire la gara sul finire di marzo
/ inizio di aprile; sul finire di settembre (con magari i campionati dei 10Km
su strada a metà settembre, propedeutici per la mezza); inizio-metà-fine di
ottobre, mese ideale per la mezza maratona. E al limite anche i primi di
novembre.
Quello che obiettivamente mi chiedo, è come sia possibile
affrontare con gravissima sufficienza e mancanza di competenze basilari
l'importante atto di stesura dei calendari.
Sarà una domanda a cui spero risponderà in persona Alfio
Giomi, al quale recapiterò nei prossimi giorni una lettera di richiesta di
spiegazioni per ciò che è avvenuto. Comparirà la firma mia e di tutti i
componenti dell'ASD Daini Carate Brianza, dato che il presidente Stefano Sergio
Pozzi mi ha come sempre confermato il pieno appoggio appena informato della
questione.
Chiunque voglia aggiungersi alla firma, è bene accetto e me
lo comunichi qui o su facebook, twitter, e-mail (michele.belluschi@alice.it), cellulare,
piccione viaggiatore o quant'altro.
E' un atto dovuto per chiunque ha senso critico e non vuole
essere trattato come una marionetta da una federazione che debutta male per ciò
che concerne queste fattispecie burocratiche.
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