sabato 5 gennaio 2013

La prima cazzata della gestione Giomi


E' passato un mese abbondante dalle elezioni che hanno portato un cambiamento al timone della Fidal, col nuovo presidente Alfio Giomi.
Ero presente quel giorno a San Donato Milanese, con il ruolo di votare i consiglieri nazionali quota atleti.
Supportavo in tutto e per tutto la candidatura di Diego Avon ed Emanuele Ghiraldini, il cui programma (http://www.atleticanet.it/component/content/article/134-notizie/27016-il-programma-elettorale-di-avon-e-ghirladini.html)  e competenze di atletica a 360° (statistiche stagionali e all-time, presenza sul campo nazionale e estero , conoscenza elevata del settore giovanile, conoscenza delle problematiche legate ad infortuni e competenza sulla loro risoluzione) svettava in modo imparagonabile rispetto tutti gli altri.
Tornai a casa quel giorno con una grande amarezza per la loro mancata elezione. Avrei accettato con fair play la sconfitta in caso di elezione di Edgardo Barcella, uomo a cui va riconosciuto il fatto di non essere un burattino ed agire in difesa degli atleti; oppure di Stefano Mei, che avrà pure commesso degli errori nel quadriennio precedente ma gli va riconosciuto il fatto di essere sempre stato disponibile al dialogo con la gente comune, non sottraendosi mai al contraddittorio: dote rara per gli uomini di politica.
Non accettai invece la vittoria di Alessandro Talotti e Francesco Pignata, eletti solo grazie ad appoggi venuti "dall'alto" (Giomi e i suoi collaboratori). Ho potuto assistere a situazioni raccapriccianti, nelle quali alcuni uomini adepti alla votazione sono arrivati a dire "voterei Avon-Ghiraldini in quanto il loro programma-intenzioni sono le migliori , ma il mio presidente regionale mi obbliga a votare Pignata-Talotti". Strani concetti di feudalesimo e mancanza di attributi a livelli cosmici. E attenzione, il voto era segreto.
Quando  appoggi e intrallazzi vincono su doti e meritocrazia, non è mai un buon debutto per una federazione sia essa di atletica, badminton o bocce.
Da quel giorno mi sono ripromesso di tener monitorata la situazione, per vedere se le esponenziali promesse di cambiamento, cavallo di battaglia dell'intera campagna di Giomi, si sarebbero tramutate in realtà.

Ed eccomi qui a dover constatare che, dopo soli 34 giorni, la federazione è caduta subito nel medesimo errore commesso per diversi anni dalla gestione Arese: la stesura aleatoria e non ragionata del calendario gare in relazione dei vari campionati italiani.
L'oggetto del contendere sono i campionati italiani di mezza maratona,  una delle tre fasi dei campionati societari di corsa, obiettivo più importante della stagione per le squadre di mezzofondo prolungato.
Solitamente le date per la nuova stagione vengono comunicate dalla federazione nei mesi di ottobre massimo novembre, in modo da mettere atleti e società nelle migliori condizioni per programmare gara e trasferta.
Per il campionato di mezza non è stato così: i giorni  passavano inesorabilmente senza nessuna notizia di data e luogo ove si sarebbero svolti. Arrivati ormai a fine dicembre, parlando coi vari amici e compagni di squadra, si era arrivati alla conclusione che la loro collocazione sarebbe stata nella seconda parte di stagione, poiché non sembrava ipotizzabile collocarli nei primi mesi senza un buon preavviso.

Ma oggi, in data 5 gennaio, rimango spiazzato dalla notizia letta su podisti.net: "campionati italiani di mezza maratona, 17 febbraio Verona". Inutile dire che sul sito Fidal.it non appare ancora nessuna notizia.
Ma vabè, si può riuscire a superare la difficoltà di sapere solo con una 40ina di giorni di preavviso la data di una delle tre gare più importanti dell'anno per le squadre che puntano ai CDS.
La vera cosa scandalosa, che rende un'autentica cazzata questa decisione, sono le concomitanze / estreme vicinanze con altri appuntamenti chiave della stagione.
L'11 febbraio infatti si terranno i campionati italiani individuali di cross ad Abbadia di Fiastra (MC). Il 17 febbraio, per l'appunto, i campionati italiani di mezza e 1^ fase dei CDS di corsa. Il 24 febbraio, nella maggior parte delle regioni, i campionati italiani regionali di società di cross, valevoli come selezione per i campionati italiani di società di Rocca di Papa dell'11 marzo.
Ma non finisce qui, perché lo stesso giorno degli italiani di mezza sono altresì previsti i campionati italiani indoor per la categorie promesse e senior. E non sono due gare necessariamente incompatibili, sicché chi correrà i 3000 in altre parti della stagione potrebbe tranquillamente fare la mezza, ergo gli viene negata tale possibilità.
In Lombardia addirittura non ci facciamo mancare nulla: nella data del 17 febbraio sono previsti i campionati regionali di mezza maratona a Vittuone, ergo regionali e italiani lo stesso giorno. Spettacolo.

Ora,  tutte le date che ho noiosamente elencato (ma era necessario per comprendere bene la situazione) erano state stabilite nei mesi di ottobre e novembre, ergo si conoscevano da tempo.
Per questo motivo, ritengo una decisione cervellotica (per non usare termini più pesanti) andare ad inflazionare un calendario già fitto con un'altra competizione di campionato italiano, pur conoscendo già a priori tutte le date.
E badare bene, le alternative di collocazione in calendario erano molteplici. Non mi si venga a dire che era l'unica soluzione.
Sarebbe stato possibile inserire la gara sul finire di marzo / inizio di aprile; sul finire di settembre (con magari i campionati dei 10Km su strada a metà settembre, propedeutici per la mezza); inizio-metà-fine di ottobre, mese ideale per la mezza maratona. E al limite anche i primi di novembre.

Quello che obiettivamente mi chiedo, è come sia possibile affrontare con gravissima sufficienza e mancanza di competenze basilari l'importante atto di stesura dei calendari.
Sarà una domanda a cui spero risponderà in persona Alfio Giomi, al quale recapiterò nei prossimi giorni una lettera di richiesta di spiegazioni per ciò che è avvenuto. Comparirà la firma mia e di tutti i componenti dell'ASD Daini Carate Brianza, dato che il presidente Stefano Sergio Pozzi mi ha come sempre confermato il pieno appoggio appena informato della questione.
Chiunque voglia aggiungersi alla firma, è bene accetto e me lo comunichi qui o su facebook, twitter,  e-mail (michele.belluschi@alice.it), cellulare, piccione viaggiatore o quant'altro.
E' un atto dovuto per chiunque ha senso critico e non vuole essere trattato come una marionetta da una federazione che debutta male per ciò che concerne queste fattispecie burocratiche.

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